giovedì 17 febbraio 2011

monti di Gelboe, non più rugiada né pioggia su
di voi
né campi di primizie,
perché qui fu avvilito lo scudo degli eroi,
lo scudo di Saul, non unto di olio,
22 ma col sangue dei trafitti, col grasso degli eroi.
L'arco di Giònata non tornò mai indietro,
la spada di Saul non tornava mai a vuoto.
23 Saul e Giònata, amabili e gentili,
né in vita né

mercoledì 16 febbraio 2011

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Allora Davide intonò questo lamento su Saul e suo figlio Giònata 18 e ordinò che fosse insegnato ai figli di Giuda. Ecco, si trova scritto nel Libro del Giusto:
19 «Il tuo vanto, Israele,
sulle tue alture giace trafitto!
Perché sono
le notizie: «Come sai che sono morti Saul e suo figlio Giònata?». 6 Il giovane che recava la notizia rispose: «Ero venuto per caso sul monte Gelboe ed ecco vidi Saul appoggiato alla lancia e serrato tra carri e cavalieri. 7 Egli si volse indietro, mi vide e mi chiamò vicino. Dissi: Eccomi! 8 Mi chiese: Chi sei tu? Gli risposi: Sono un Amalecita. 9 Mi disse: Gettati contro di me e uccidimi: io sento le vertigini, ma

martedì 15 febbraio 2011

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1 Il giorno dopo, Oloferne diede ordine a tutto l'esercito e a tutta la moltitudine di coloro che erano venuti come suoi alleati, di iniziare l'azione contro Betulia, occupando le vie d'accesso alla montagna e attaccando battaglia contro gli Israeliti. 2 In quel giorno effettivamente ogni uomo valido fra loro si pose in marcia. Il loro esercito si componeva di centosettantamila fanti e dodicimila cavalieri, senza contare gli addetti ai servizi e molti altri uomini che erano a piedi con loro, in numero ingente. 3 Essi si accamparono nella valle vicina a Betulia oltre la sorgente, allargandosi dalla zona sopra Dotain fino a Belbaim ed estendendosi da Betulia fino a Kiamon, che è di fronte a Esdrelon. 4 Gli Israeliti, quando videro la loro moltitudine, rimasero molto costernati e si dicevano l'un l'altro: «Ora costoro inghiottiranno tutta la terra, né i monti più alti, né le valli profonde, né i colli potranno resistere al loro peso». 5 Ognuno prese la sua